martedì 10 gennaio 2017

Artigiano tecnologico, non solo mouse!



Molto spesso ci sentiamo chiedere: “che tipo di lavoro svolgete?” 
È vero che usiamo computer e plotter sofisticati ma il nostro magazzino è colmo di rotoli di pellicole adesive, pannelli e tessuti, così come sul tavolo da lavoro sono sempre a disposizione metri, righe, spatole, taglierini e una grossa cassetta di attrezzi.

Qual è il filo conduttore di tutto questo? Esattamente la nostra figura, quella dell’artigiano tecnologico.

Ma come si incontrano questi due concetti che all’apparenza sembrano diametralmente opposti come la tecnologia e la manualità?
Proviamo a spiegarvelo descrivendo il nostro lavoro.
Il primo step sicuramente è quello dell’ideazione del prodotto grafico che si vuole stampare, sfruttando appieno alcune delle componenti prettamente tecnologiche: computer, tavoletta grafica, software grafici. 

Sempre sotto il piano tecnologico, il plotter ci aiuterà a rendere tangibili le nostre idee, trasferendo qualcosa di etereo su diverse pellicole o materiali, tramite inchiostri o dando loro una forma intagliandoli. 

Da questo momento in poi l’ausilio delle attrezzature tecnologiche è praticamente finito e inizia il vero e proprio lavoro manuale. Le pellicole stampate vengono rifinite ed applicate con precisione e maestria su diversi tipi di supporto come pannelli, vetrine, automezzi, mobili, pareti e molto altro ancora. Lavoro manuale indispensabile anche per la lavorazione di prodotti di tipologie differenti come quadri in tela stampata, espositori avvolgibili o striscioni pubblicitari.

Ci piace riconoscere l’artigiano tecnologico come il collegamento tra il mondo virtuale della grafica digitale e la parte materiale della comunicazione visiva. 

Se vi interessa scoprire qualcosa di più riguardo a questo mondo non esitate a scriverci.

 

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