Molto spesso ci sentiamo chiedere: “che tipo di lavoro
svolgete?”
È vero che usiamo computer e plotter sofisticati ma il nostro
magazzino è colmo di rotoli di pellicole adesive, pannelli e tessuti, così come
sul tavolo da lavoro sono sempre a disposizione metri, righe, spatole, taglierini
e una grossa cassetta di attrezzi.
Qual è il filo conduttore di tutto questo? Esattamente la
nostra figura, quella dell’artigiano
tecnologico.
Ma come si incontrano questi due concetti che all’apparenza
sembrano diametralmente opposti come la tecnologia e la manualità?
Proviamo a
spiegarvelo descrivendo il nostro lavoro.
Il primo step sicuramente è quello dell’ideazione del
prodotto grafico che si vuole stampare, sfruttando appieno alcune delle
componenti prettamente tecnologiche: computer, tavoletta grafica, software
grafici.
Sempre sotto il piano tecnologico, il plotter ci aiuterà a rendere
tangibili le nostre idee, trasferendo qualcosa di etereo su diverse pellicole o
materiali, tramite inchiostri o dando loro una forma intagliandoli.
Da questo momento in poi l’ausilio delle attrezzature
tecnologiche è praticamente finito e inizia il vero e proprio lavoro manuale.
Le pellicole stampate vengono rifinite ed applicate con precisione e maestria
su diversi tipi di supporto come pannelli, vetrine, automezzi, mobili, pareti e
molto altro ancora. Lavoro manuale indispensabile anche per la lavorazione di
prodotti di tipologie differenti come quadri in tela stampata, espositori
avvolgibili o striscioni pubblicitari.
Ci piace riconoscere l’artigiano tecnologico come il
collegamento tra il mondo virtuale della grafica digitale e la parte materiale della
comunicazione visiva.
Se vi interessa scoprire qualcosa di più riguardo a questo mondo non esitate a scriverci.
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